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Greca (decoro)

Inoltre: come funziona un set

Raccontare il mio modo di affrontare un set fotografico è semplice e complesso al tempo stesso. Debbo innanzitutto premettere  che per scelta di vita la fotografia di moda non è la mia attività lavorativa, tuttavia,  passione e sensibilità rendono questa per me, tra tutte, l'attività creativa che più dà gioia e soddisfazione.

Scevra di una mera finalità di natura economica, la fotografia di moda è per me il mezzo visivo con il quale esprimere quel dialogo artistico che scaturisce dall'univocità del rapporto creativo  instauratosi con ciascun soggetto. In questa ottica ogni set è, e deve essere, differente dagli altri, seguendo una narrazione per immagini che trae origine dal punto di incontro tra soggetto e fotografo.

I soggetti che ritraggo non sono quasi mai modelli professionisti ma persone che mi hanno emozionato, in cui ho visto un qualcosa che ho avuto il privilegio di ritrarre.

Prima dello shooting vero e proprio osservo, cerco di conoscere il soggetto e cerco di far sì che lo stesso possa conoscere me: da questo scambio  inizia a prendere una prima forma il compendio del set che andremo a creare insieme.

Pianificata la location e tutti gli aspetti tecnici procedo quindi con lo shooting. E' mia consuetudine, quando e dove possibile,  operare anche avvalendomi di almeno una figura di supporto e individuata spesso dallo stesso soggetto, accorgimento questo che permette di creare un clima equilibrato e sereno con notevoli benefici per il risultato finale.

Nella mia visione della fotografia di moda il soggetto non è oggetto, da plasmare o manovrare come un burattino o un mero esecutore verso il quale non vi è interesse a ciò che invece è in grado di produrre. Come nella fiaba di Hans Christian Andersen  preferisco paragonare il set al laghetto ove risplende  un cigno che saprò vedere e far vedere. Un set che è dunque fusione e connubio di azioni autonome ed indicazioni impartite, racchiuso nel contesto - laghetto che insieme abbiamo condiviso.

Capita  di vedere altri fotografi sul web garantire gli scatti immediatamente dopo lo shooting, impegnarsi alla cancellazione degli scatti fatti o richiedere infine ulteriori pagamenti  per il ritocco delle immagini. Sono orgoglioso di non condividere nessuna di queste caratteristiche. Le facilitazioni dovute all'era digitale e alle tendenze visive della moda ci hanno abituato a vedere una fotografia che non è mera rappresentazione della realtà, comunque soggettizzata dall'occhio del fotografo. Curo personalmente lo sviluppo e le correzioni cromatiche di ogni singola foto che mando in produzione, in più riprese dedico a ciascuno di questi  scatti tutta l'attenzione e la professionalità di cui dispongo per correggere imperfezioni, minimizzare o enfatizzare una luce, un luccichio, un'espressione o un dettaglio, il tutto sempre senza snaturare ciò che è stato ripreso, e fedele al risultato finale che ci si è prefissi di raggiungere. Sebbene in digitale si scatti esclusivamente a colori un'ulteriore attenzione è riservata al bianco e nero: la ricerca di un effetto, di uno stile, della morbidezza o del contrasto non si può ottenere con una mera conversione automatizzata: ogni singolo scatto va trattato, se non appositamente risviluppato, per raggiungere il bianco e nero prefissato.

Il risultato di ogni set si compone di un supporto finito con gli scatti messi in produzione e di un chiaro accordo sugli utilizzi che ambo le parti possono fare degli stessi. Poiché ogni set ha una sua complessità e richiede una molteplicità di attività preparatorie e studi, tendo a non impegnare il mio tempo con soggetti che non ricambino la stessa disponibilità e serietà che sono solito offrire.

Marco Zucco


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